“O la terza guerra mondiale o le sanzioni”. Così ha apostrofato Joe Biden al termine di una conferenza stampa in merito al conflitto russo-ucraino.
Le sanzioni nei confronti della Russa decise dai paesi occidentali negli scorsi giorni stanno mostrando le prime conseguenze. Sono numerose le segnalazioni sui principali social network di lunghissime file di cittadini russi intenti a prelevare soldi al bancomat, nonostante le rassicurazioni della banca centrale russa in merito alla disponibilità di denaro agli sportelli.
Come conseguenza di ciò, moltissimi investitori russi hanno convertito la propria moneta con Bitcoin. Il rialzo è stato impressionante, in soli pochi giorni il prezzo di Bitcoin nei confronti del rublo è aumentato di più del 40%.
Nel mentre l’Ucraina sta richiedendo donazioni in cryptovalute.
L’Ucraina ha raccolto milioni di dollari a seguito del suo appello pubblico pre ricevere donazioni in criptovalute come Bitcoin ed Ethereum. L’indirizzo Bitcoin del governo ucraino ha ricevuto un totale di 223 BTC e l’indirizzo Ethereum finora ha ricevuto oltre 2100 ETH e altre cryptovalute, al momento della stesura di questo articolo.
Anche altri membri delle community crypto come Dogecoin, si sono offerti di aiutare l’Ucraina. Si unisce anche il fondatore di Polkadot DOT Gavin Wood dichiarando la sua posizione di contribuire personalmente con 5 milioni di dollari se l’Ucraina aprisse un indirizzo DOT.