Uno degli ultimissimi atti della presidenza francese del Consiglio dellâUnione europea è stato il raggiungimento dellâaccordo politico con il Parlamento sulla proposta di regolamento dei mercati e delle crypto-asset (Mica), un tema di cui si sta parlando anche negli Stati Uniti. Il testo, pubblicato il 24 settembre 2020, fa parte del progetto di questa Commissione di aggiornare e innovare lâinsieme delle norme della data economy, incluso, come in questo caso, il settore fintech e delle criptovalute.
Lâiniziativa sarebbe nata dallâannuncio di Meta di creare un suo sistema di pagamento, poi naufragato, basato su stablecoin, un token collegato a una moneta corrente o a strumenti finanziari, per garantire una maggior stabilitĂ del valore al riparo dalle fluttuazioni tipiche di questo mercato. Il timore fu che la concorrenza di una moneta alternativa, usata per i pagamenti su una piattaforma di oltre due miliardi di utenti, avrebbe potuto destabilizzare lâeuro.
La norma, dunque, per cui lâaccordo politico tra Parlamento e Consiglio è stato raggiunto in soli tre mesi e in meno di due anni dalla pubblicazione del testo, andrĂ a colmare il gap che toccava proprio gli strumenti finanziari digitali come bitcoin, da tempo usciti dal portafoglio dei soli investitori professionali e adottati largamente anche dai consumatori. Finora infatti tali strumenti sfuggivano alle norme del settore finanziario concedendo maggior libertĂ agli operatori delle criptovalute, anche a costo della tutela di consumatori e investitori.
âI recenti sviluppi di questo settore in rapida evoluzione hanno confermato l’urgente necessitĂ di una regolamentazione a livello europeo. Il Mica proteggerĂ meglio gli europei che hanno investito in questi asset e ne impedirĂ l’uso improprio, pur essendo favorevole all’innovazione per mantenere l’attrattiva dell’Unione.
Questo regolamento storico metterĂ fine al âfar westâ delle criptovalute e confermerĂ il ruolo dell’Ue come standard per i temi digitaliâ, ha detto Bruno Le Maire, ministro francese dell’Economia, delle finanze e della sovranitĂ industriale e digitale. Lo scopo infatti non è quello di creare ostacoli allâadozione di questi strumenti, tuttâaltro.
Sin dallâinizio la Commissione ha riconosciuto il potenziale dirompente di questi strumenti, anche per la raccolta di finanziamento delle pmi, volendo pertanto creare un quadro normativo uniforme a livello europeo per agevolare la nascita di questi strumenti, negando al contempo lâidea che nel mondo crypto tutto fosse possibile.
Le novitĂ europee
La principale novitĂ introdotta è la responsabilitĂ di chi gestisce le piattaforme di crypto trading nel caso, per esempio, di perdita dei âwalletâ, i portafogli virtuali dove sono conservati gli asset digitali. Sempre tenendo conto delle prioritĂ di questo mandato della Commissione focalizzato su green e digital, chi opera sul mercato del criptovalute ne dovrĂ rendere noto lâimpatto ambientale in termini di energia consumata e di impronta di CO2. Sul punto entro due anni la Commissione fornirĂ degli standard su come tali informazioni dovranno essere presentate.
Se dâora in poi anche gli asset crypto dovranno seguire le regole generali sullâantiriciclaggio, il nuovo regolamento prevede che la l’AutoritĂ bancaria europea (Eba) dovrĂ tenere una sorta di black list dei crypto provider che non rispettano il nuovo quadro normativo. Saranno previsti inoltre controlli piĂš pervasivi per i provider che hanno sede nelle giurisdizioni di quei Paesi terzi considerati a rischio o non collaborativi sul fronte della lotta allâevasione fiscale.
Per quanto riguarda le stablecoin, di cui una delle piĂš note, Terra, ha visto polverizzare 60 miliardi di capitalizzazione poco tempo fa, per evitare simili fluttuazioni e tutelare i consumatori, il regolamento chiede che i provider forniscono sufficiente liquiditĂ a garanzia, con la possibilitĂ per i suoi detentori di chiedere una riconversione con moneta corrente in qualsiasi momento e senza il pagamento di alcuna fee. Inoltre i provider stranieri di asset-referenced tokens(Art) dovranno avere una sede anche allâinterno dellâUnione europea per facilitare la vigilanza sulle loro operazioni finanziarie.
Da ultimo, come riportato da Politico, anche il mercato degli nft sarĂ parzialmente toccato dal regolamento. Se chi vuole produrre singoli nft non dovrĂ adeguarsi alla normativa europea, la questione cambia in caso si produca una collezione di nft, come le celebri Bored Apes. Chi produce una collezione di nft dovrĂ pubblicare un white paper in cui illustrare le caratteristiche della stessa e come operano sulla blockchain. Se la collezione sarĂ usata come strumento finanziario, rientrerĂ allora pienamente nel campo dâazione del Mica.
Il tracciamento dei pagamenti
Non tutti però hanno accolto con favore la novitĂ . Patrick Breyer, eurodeputato dei Verdi e molto attento ai temi che riguardano la privacy, ha denunciato sul suo blog: âQueste regole priveranno i cittadini rispettosi della legge della loro libertĂ finanziaria. Per esempio, esponenti dell’opposizione come Alexei Navalny dipendono sempre piĂš da donazioni anonime in valute virtuali. Le banche hanno anche tagliato le donazioni a Wikileaks in passato. […] Dovremmo avere il diritto di poter pagare e donare online senza che le nostre transazioni finanziarie vengano registrate in modo personalizzato. Non c’è alcuna giustificazione per abolire di fatto i pagamenti virtuali anonimi. Nei casi in cui i beni virtuali sono stati utilizzati per attivitĂ criminali in passato, è stato possibile perseguirli sulla base delle regole attuali. Vietare del tutto i pagamenti anonimi in criptovaluta non avrĂ alcun effetto significativo sulla criminalitĂ . L’obiettivo dichiarato di contrastare il riciclaggio di denaro e il terrorismo è solo un pretesto per ottenere il controllo sulle nostre attivitĂ private.â
Anche se formalmente manca ancora la ratifica del Parlamento e del Consiglio sul testo, ora che lâaccordo politico è stato raggiunto è altamente probabile che questa arriverĂ con la prima assemblea plenaria a Strasburgo, dopo la pausa estiva, per poi entrare in vigore tra la fine del 2023 e lâinizio del 2024.